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Spazio dedicato al contrasto al bullismo e cyberbullismo.

Cosa sono:

 Bullismo 

    Per “Bullismo” si intendono vari tipi di azione che mirano deliberatamente a far del male o danneggiare; sono azioni, persistenti per settimane, che possono essere fisiche e/o verbali, anche indirette (ad esempio: diffondere pettegolezzi e maldicenze, escludere qualcuno da gruppi di aggregazione).  

    Il bullismo è, dunque, un comportamento sociale violento e intenzionale, di natura sia fisica sia psicologica, oppressivo e vessatorio, ripetuto nel corso del tempo. Queste azioni vengono attuate nei confronti di persone che il bullo considera fragili e deboli, bersagli facili e/o incapaci di difendersi. 

    Gli atti di bullismo si presentano in modi diversi e devono essere distinti chiaramente da quelli che, invece, possono identificarsi come scherzi/giochi inopportuni, angherie e prepotenze.  

Le caratteristiche del fenomeno sono le seguenti: 

  • pianificazione: il bullismo è un comportamento aggressivo pianificato. Il bullo sceglie attentamente la vittima tra i compagni più timidi e isolati per ridurre il rischio di possibili ritorsioni. Aspetta che il controllo dell’adulto sia ridotto e agisce con l’intenzione di nuocere; 
  • potere: il bullo è più forte della vittima, non necessariamente in termini fisici, ma anche sul piano sociale e/o psicologico; il bullo ha un gruppo di amici-complici con cui agisce o, comunque, di spettatori; solitamente attacca la vittima quando è sola, vulnerabile e incapace di difendersi; 
  • rigidità: i ruoli di bullo e vittima sono rigidamente assegnati; 
  • gruppo: gli atti di bullismo vengono sempre più spesso compiuti da piccole “gang chiuse”; 
  • paura: sia la vittima, sia i compagni che assistono agli episodi di bullismo hanno paura; temono che, parlando di questi episodi all’adulto, la situazione possa solo peggiorare, andando incontro a possibili ritorsioni da parte del bullo. Vittime e spettatori ritengono che sia meglio subire in silenzio, sperando che tutto passi; purtroppo, invece, il bullo tende ad aumentare quantità e gravità di angherie e prepotenze. 

 Il bullismo può assumere forme differenti: 

  • fisico: atti aggressivi diretti (dare calci, pugni, spintoni, …), danneggiamento delle cose altrui, furto; 
  • verbale: manifesto (ridere, umiliare, svalutare, criticare, accusare ingiustamente, …) o nascosto (diffondere voci false ed offensive su un compagno, provocazioni,  … ); 
  • relazionale: sociale (marginalizzare ed escludere il compagno dalle attività di gruppo, …) o manipolativo (compromettere i rapporti di amicizia di cui gode la vittima). 

 Cyber-bullismo 

  •     Si definisce cyber bullismo “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo” (Legge 29 maggio 2017, n. 71, art.1) 
  • Linee guida bullismo.pdf
  • Legge 29 maggio 2017 n 71.pdf
  • Legge 17 maggio 2024 n. 70.pdf

Interventi e iniziative della scuola per la prevenzione e il contrasto al Bullismo e al Cyberbullismo

Le iniziative mirano all’utilizzo più consapevole e corretto della tecnologia, evidenziando i pericoli che si celano dietro l’apparente anonimato del web. Sensibilizzare e istruire gli alunni sulle caratteristiche del fenomeno e dotarli degli strumenti per affrontarlo; identificare i bulli e le vittime di bullismo; promuovere interventi di collaborazione, tutoring aiuto reciproco; attuare percorsi di educazione alla convivenza civile e alla cittadinanza.